Arbeitslosenversicherungstaggeld
Arbeitslosenversicherungstaggeld
Menschen mit gesundheitlichen Beeinträchtigungen werden häufig arbeitslos. Sie verlieren oft ihre Stelle, weil der Arbeitgeber mit den Leistungen nicht zufrieden ist, und haben dann grosse Probleme, wieder eine neue Arbeit zu finden. Weil Arbeitslosigkeit meistens aus dem Zusammenwirken verschiedener Faktoren resultiert, können sich zudem Abgrenzungsprobleme zwischen den verschiedenen Sozialversicherungen ergeben. Die folgenden Ausführungen sollen zeigen, unter welchen Voraussetzungen behinderte Menschen Taggelder der Arbeitslosenversicherung in Anspruch nehmen können, was sie dabei beachten müssen, wie hoch die Leistungen sind und wie lange sie in Anspruch genommen werden können.
In diesem Kapitel kann allerdings nur ein sehr kurzer Überblick über die Grundsätze des Arbeitslosenversicherungsrechts gegeben werden, ohne auf die vielen Ausnahmen und Sonderregeln in diesem dicht geregelten Rechtsgebiet näher einzugehen.
Indennità giornaliera in caso di disoccupazione
Le persone con problemi di salute sono spesso disoccupate. Sovente perdono il posto perché il datore di lavoro non è soddisfatto delle loro prestazioni e poi hanno grandi problemi a trovare un nuovo impiego. Poiché la disoccupazione è per lo più il risultato di un’interazione di fattori, diventa anche difficile definire esattamente quando subentra un’assicurazione sociale e quando l’altra. Di seguito, viene spiegato a quali condizioni le persone con handicap hanno diritto a indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione, a che cosa occorre prestare attenzione, a quanto ammontano le prestazioni e per quanto tempo sussiste il diritto.
Questo capitolo può tuttavia fornire solo una succinta panoramica dei principi che reggono il diritto in materia di assicurazione contro la disoccupazione e non si addentra nelle numerose eccezioni e regole speciali che vigono in questo campo fittamente disciplinato.
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Presupposti del diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazione
Ha diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazione soltanto chi soddisfa tutti i presupposti seguenti.
- Disoccupazione: la persona deve essere disoccupata. È considerato totalmente disoccupato chi non è vincolato da un rapporto di lavoro e cerca un’occupazione a tempo pieno. È considerato parzialmente disoccupato chi non è vincolato da alcun rapporto di lavoro e cerca unicamente un’occupazione a tempo parziale oppure chi ha un’occupazione a tempo parziale e cerca un’occupazione a tempo pieno oppure un’altra occupazione a tempo parziale.
- Perdita di lavoro: la perdita di lavoro è computabile se provoca una perdita di guadagno e dura almeno due giorni lavorativi interi consecutivi. In caso di occupazione a tempo parziale, la perdita di lavoro è computabile se sull’arco di due settimane dura almeno due giornate lavorative a tempo parziale intere. Finché nei confronti del datore di lavoro può essere fatto valere un diritto al salario o a risarcimenti o questo versa prestazioni volontarie che coprono la perdita di guadagno, non sussiste perdita di lavoro computabile.
- Residenza in Svizzera: ha diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazione soltanto chi risiede in Svizzera. I cittadini stranieri sono considerati residenti in Svizzera fintanto che vi dimorano in virtù di un permesso di dimora per l’esercizio di un’attività lucrativa. Non lo sono invece i frontalieri che hanno lavorato in Svizzera senza abitarci.
- Età: ha diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazioe soltanto chi in base alla legislazione cantonale ha terminato la scuola dell’obbligo, ma non ha raggiunto l’età AVS e non percepisce ancora una rendita di vecchiaia AVS. Chi va in pensione anticipata soltanto nel quadro della previdenza professionale può invece chiedere un’indennità giornaliera se il pensionamento è dovuto a ragioni economiche.
- Esempio: T. viene licenziato nel quadro di una ristrutturazione aziendale. Poiché ha 62 anni, la cassa pensione non gli versa una prestazione d’uscita, ma una rendita di vecchiaia a partire dallo scioglimento del rapporto di lavoro. T. vorrebbe lavorare ancora alcuni anni. Dato che il pensionamento non è volontario ma dovuto a ragioni economiche, può annunciarsi alla cassa disoccupazione e chiedere un’indennità giornaliera, dalla quale verrà però dedotta la rendita.
- Periodo di contribuzione: ha diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazione soltanto chi negli ultimi due anni prima di essersi annunciato (il cosiddetto termine quadro per il periodo di contribuzione) ha svolto durante almeno 12 mesi un’occupazione soggetta a contribuzione oppure adempie le condizioni di legge per la liberazione dall’obbligo di compiere il periodo di contribuzione (cfr. maggiori dettagli più avanti).
- Idoneità al collocamento: soltanto le persone disposte a e in grado di accettare un’occupazione adeguata, nonché autorizzate a svolgere un’attività lucrativa in Svizzera hanno diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazione (cfr. maggiori dettagli più avanti).
- Prescrizioni sul controllo: soltanto chi soddisfa regolarmente le prescrizioni sul controllo ha diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazione. Ciò comporta l’annunciarsi il più presto possibile all’ufficio regionale di collocamento (URC) (cfr. maggiori dettagli più avanti).
Quando il periodo di contribuzione è considerato compiuto?
In linea di principio, ha adempiuto il periodo di contribuzione colui che, negli ultimi due anni prima dell’annuncio alla disoccupazione, ha svolto durante almeno 12 mesi un’occupazione soggetta a contribuzione.
Sono parimenti computati i periodi in cui l’assicurato è vincolato da un rapporto di lavoro, ma, per malattia o infortunio, non riceve salario e non paga quindi contributi.
- Esempio: quindici mesi fa, M. è diventata inabile al lavoro e da allora percepisce dal datore di lavoro un’indennità giornaliera per malattia pari all’80 per cento del salario. Dopo che le è stato disdetto il rapporto di lavoro, M. si annuncia subito all’assicurazione contro la disoccupazione. Il medico curante reputa che con un’attività adeguata M. sarebbe abile al lavoro nella misura del 50 per cento. Poiché negli ultimi due anni prima di annunciarsi alla disoccupazione è sempre stata vincolata da un rapporto di lavoro, M. ha senz’altro adempiuto il periodo di contribuzione.
Se una persona diventa disoccupata al termine di un provvedimento professionale dell’AI e negli ultimi due anni prima dell’annuncio alla disoccupazione ha percepito per almeno un anno un’indennità giornaliera dell’AI, essa adempie il presupposto di un anno di contribuzione se sull’indennità giornaliera dell’AI ha pagato i contributi per l’assicurazione contro la disoccupazione. Ciò è sempre il caso quando una persona lavorava come dipendente prima dell’inizio del provvedimento professionale dell’AI.
Chi è esonerato dall’adempimento del periodo di contribuzione?
Diversi gruppi di persone sono esonerati dall’adempimento del periodo di contribuzione, in particolare:
- le persone che negli ultimi due anni non hanno potuto adempiere il periodo minimo di contribuzione per formazione scolastica, riqualificazione o perfezionamento, a condizione che durante almeno dieci anni siano state domiciliate in Svizzera;
- le persone che negli ultimi due anni non hanno potuto adempiere il periodo minimo di contribuzione per malattia, infortunio o maternità, a condizione che durante questo periodo siano state domiciliate in Svizzera.
Queste condizioni possono essere cumulate e devono essere adempiute per complessivamente oltre dodici mesi negli ultimi due anni prima dell’annuncio alla disoccupazione.
Sono parimenti esonerate dall’adempimento del periodo di contribuzione le persone che, in seguito a separazione o divorzio, invalidità o morte del coniuge oppure a causa della soppressione di una rendita d’invalidità, sono costrette ad assumere o a estendere un’attività dipendente. Questa norma è applicabile soltanto se l’evento corrispondente non risale a più di un anno prima.
Sono infine esonerate anche le persone che per più di un anno si sono dovute fare carico di compiti assistenziali nei confronti di persone bisognose di cure che necessitavano di un aiuto permanente e che vivevano in comunione domestica con loro, a condizione che l’obbligo di assistenza non sia venuto a cadere oltre un anno prima dell’annuncio alla disoccupazione.
Da tutte queste fattispecie di esenzione nasce tuttavia sempre solo un diritto limitato ad al massimo90 indennità giornaliere, il che equivale a circa quattro mesi di prestazione.
- Esempio: S. percepiva una rendita d’invalidità intera che cinque mesi fa è stata ridotta a un quarto (grado di invalidità del 45 per cento). Benché negli ultimi due anni non abbia esercitato un’attività soggetta a contribuzione e quindi non abbia adempiuto il periodo di contribuzione, S. può comunque annunciarsi alla disoccupazione, che però gli accorderà un’indennità giornaliera per al massimo quattro mesi. Dato che continua a essere solo parzialmente idoneo al collocamento, l’indennità ammonterà soltanto al 55 per cento di quella intera.
Idoneità al collocamento
Una persona è idonea al collocamento se è disposta, capace e autorizzata ad accettare un’occupazione adeguata.
L’idoneità al collocamento è quindi data soltanto quando una persona è disposta ad accettare senza indugio un lavoro, che tuttavia deve essere adeguato. Non è considerata adeguata e di conseguenza è esclusa dall’obbligo di accettazione un’occupazione che non è conforme agli usi professionali e locali, in particolare alle condizioni dei contratti collettivi o normali di lavoro, non tiene convenientemente conto delle capacità della persona o non è conforme all’età, alla situazione personale o allo stato di salute dell’assicurato.
L’idoneità al collocamento è pertanto solo data quando una persona è in grado di accettare un impiego inconsiderazione della situazione famigliare e di salute. Nel dubbio, i medici curanti devono confermare se e in quale misura sussista dal punto di vista medico una capacità al lavoro. Anche in caso di ridotta capacità al lavoro l’idoneità al collocamento è considerata data se la capacità al lavoro residua appare valorizzabile sul mercato del lavoro.
- Esempio: A. è al beneficio di tre quarti di rendita dell’AI e lavora al 40 per cento in un ufficio. Quando il rapporto di lavoro le viene disdetto, A. si annuncia alla disoccupazione. I medici curanti confermano che A. è in grado di svolgere un’attività leggera al 40 per cento. Se è disposta ad accettare un posto adeguato, A. è considerata idonea al collocamento perché in ambito commerciale il mercato del lavoro richiede anche impiegati a tempo parziale con bassi gradi di occupazione.
In caso di dubbi sulla portata dell’idoneità al collocamento, le persone con problemi di salute dovrebbero annunciarsi sia alla disoccupazione sia all’AI. Finché l’AI (o eventualmente l’assicurazione contro gli infortuni o la cassa pensione) non decide in merito al grado di invalidità e quindi al diritto alla rendita, la persona è considerata totalmente idonea al collocamento e ha pertanto diritto all’indennità piena. Questo presuppone però che dal punto di vista medico venga confermata almeno una capacità parziale al lavoro – eventualmente in un’attività adeguata – e che la persona assicurata sia disposta a cercare un posto nel quadro di tale capacità.
- Esempio: M. ha sempre lavorato come piastrellista, attività che ha dovuto abbandonare a causa di gravi problemi alla schiena. Dopo lo scioglimento del rapporto di lavoro, M. si annuncia alla disoccupazione e presenta una domanda di prestazioni all’AI. Il medico curante è dell’opinione che M. non sia più in grado di lavorare come piastrellista, ma che potrebbe ragionevolmente ancora svolgere un’attività adeguata a metà tempo.
Se M. è disposto a cercare e accettare un simile lavoro al 50 per cento, fino alla decisione dell’AI riceverà un’indennità giornaliera completa.
Non appena l’AI, l’assicurazione contro gli infortuni o la cassa pensione giunge a una decisione, l’indennità giornaliera è ridotta in base al grado di invalidità stabilito. Per ciò che riguarda le indennità già versate, queste non devono essere restituite, ma vengono computate assieme a eventuali versamenti arretrati.
- Esempio: venti mesi dopo l’inizio dell’incapacità al lavoro, l’AI stabilisce un grado di invalidità del 55 per cento e accorda a M. mezza rendita. L’assicurazione contro la disoccupazione adegua di conseguenza l’indennità giornaliera, che viene portata al 45 per cento dell’importo versato finora (100% - 55% = 45%). Essa fa anche valere una restituzione per gli otto mesi per cui l’AI accorda gli arretrati. La restituzione verrà computata con il versamento degli arretrati dell’AI, M. non deve restituire nulla.
Prova delle ricerche di lavoro
La persona disoccupata è obbligata a cercare attivamente un impiego anche diverso da quello svolto finora, ad accettare un lavoro adeguato trovato dall’ufficio regionale di collocamento (URC) e a frequentare su indicazione dell’URC corsi di riqualificazione e perfezionamento.
La ricerca di un posto di lavoro deve essere avviata alla disdetta del rapporto di lavoro se la disoccupazione è prevedibile. Gli sforzi in questo senso devono essere documentati per iscritto in numero sufficiente e presentati ogni mese all’URC (al più tardi entro il 5 del mese successivo). Si raccomanda di collaborare con il collocatore, il quale può anche informare sul tipo, la forma e la quantità di riscontri necessari. In caso di sforzi insufficienti, si rischiano sanzioni (cfr. più avanti).
Annuncio
Chi desidera beneficiare di un’indennità giornaliera deve annunciarsi alla cassa di disoccupazione, che è in definitiva quella che versa le indennità (non l’URC). Ci sono casse pubbliche cantonali e casse private, per esempio dei sindacati. Dato che non è praticamente possibile cambiare, conviene prima informarsi chiedendo a conoscenti o consultori quali siano le casse migliori. Il tempo di gestione della domanda, le modalità di versamento e la frequenza con la quale sono comminate penalità possono divergere parecchio.
Ammontare dell’indennità giornaliera
Diversamente dall’assicurazione malattia e contro gli infortuni, l’assicurazione contro la disoccupazione non stabilisce l’indennità giornaliera sotto forma di importo mensile, bensì come aliquota giornaliera, che viene versata solo per cinque giorni la settimana. Il mese comprende in media 21,7 giorni lavorativi.
L’importo dell’indennità giornaliera è calcolato sulla base del guadagno assicurato: è di norma considerato tale l’ultimo salario prima dell’inizio della disoccupazione. In caso di oscillazioni pronunciate, fa stato il salario medio di un periodo che può estendersi fino a dodici mesi. I redditi di diversi lavori sono sommati.
Non sono assicurati un reddito mensile inferiore ai 500 franchi, anche se soggetto a contributi, e un reddito annuo superiore ai 148 200 franchi.
Per gli assicurati che non hanno un sufficiente periodo di contribuzione ma soddisfano i requisiti per l’esonero, per stabilire il guadagno assicurato si ricorre ai forfait definiti dal Consiglio federale. I forfait sono fissati in base al grado di formazione e si riducono della metà per le persone che dopo una formazione percepiscono un’indennità giornaliera, non hanno ancora compiuto 25 anni e non hanno obblighi di mantenimento nei confronti di figli.
Ricevono un’indennità giornaliera pari al 70 per cento del guadagno assicurato le persone che
- non hanno un obbligo di mantenimento nei confronti di figli di età inferiore ai 25 anni;
- beneficiano di un’indennità giornaliera intera, il cui importo supera i 140 franchi; e
- non riscuotono una rendita di invalidità corrispondente almeno a un grado di invalidità del 40 per cento.
Gli altri assicurati ricevono un’indennità giornaliera pari all’80 per cento del guadagno assicurato.
- Esempio: negli ultimi due anni, K., che ha concluso una formazione professionale nel commercio al dettaglio, è stata inabile al lavoro al 100 per cento a causa di un grave disturbo depressivo. Quando il medico la giudica nuovamente abile al lavoro, K. si mette alla ricerca di un impiego e si annuncia alla disoccupazione.
Il suo guadagno assicurato è stabilito sulla base dei forfait. K. riceve così un’indennità giornaliera dell’80 per cento di 127 franchi (importo per persone con una formazione professionale conclusa), ossia 101.60 franchi al giorno per una media mensile di 2200 franchi.
Se durante la disoccupazione subentra un guadagno intermedio (un reddito da attività lucrativa dipendente o indipendente inferiore all’indennità giornaliera lorda), la persona deve comunicarlo immediatamente, perché tale guadagno rientra nel computo dell’indennità. Tirando le somme, l’assicurato percepisce per la durata del guadagno intermedio un importo leggermente superiore di quello che riceverebbe senza guadagno intermedio.
Durata del diritto all’indennità giornaliera
L’assicurazione contro la disoccupazione accorda l’indennità giornaliera finché la persona è disoccupata. Entro il termine quadro per la riscossione (ossia entro due anni dall’annuncio alla disoccupazione), la persona ha tuttavia diritto al seguente numero massimo di indennità giornaliere:
- 260 indennità giornaliere se nei due anni prima dell’annuncio alla disoccupazione può comprovare un periodo di contribuzione minimo di 12 mesi in totale;
- 400 indennità giornaliere se nei due anni prima dell’annuncio alla disoccupazione può comprovare un periodo di contribuzione minimo di 18 mesi in totale;
- 520 indennità giornaliere se nei due anni prima dell’annuncio alla disoccupazione può comprovare un periodo di contribuzione minimo di 22 mesi in totale e ha compiuto 55 anni o riscuote una rendita di invalidità corrispondente almeno a un grado di invalidità del 40 per cento;
- 90 indennità giornaliere se non può comprovare un periodo di contribuzione sufficiente ma è stata esonerata dall’adempimento del periodo di contribuzione.
Le persone minori di 25 anni che non hanno un obbligo di mantenimento nei confronti di figli hanno diritto a 200 indennità giornaliere al massimo. ln compenso, per le persone divenute disoccupate nei quattro anni precedenti il raggiungimento dell’età AVS il numero massimo di indennità giornaliere aumenta di 120 unità. Il termine quadro per la riscossione si prolunga così fino all’età AVS.
Di norma, il diritto a un’indennità giornaliera non nasce immediatamente dopo l’annuncio alla disoccupazione, bensì dopo un determinato periodo di attesa, variabile tra cinque e venti giorni secondo l’importo del guadagno assicurato ed eventuali obblighi di mantenimento nei confronti di figli. Il periodo di attesa non si applica agli assicurati il cui guadagno assicurato non supera 36’000 franchi all'anno e a quelli il cui guadagno assicurato è compreso tra 36’001 e 60’000 franchi all'anno che hanno obblighi di mantenimento nei confronti di figli minori di 25 anni.
Anche chi è stato esonerato dall’adempimento del periodo di contribuzione deve compiere un periodo di attesa di cinque giorni. Se l’esonero è però dovuto al fatto che nei due anni prima di annunciarsi alla disoccupazione ha seguito per almeno un anno una formazione, la persona deve compiere un periodo di attesa di 120 giorni.
- Esempio: K. ha perso il suo ultimo impiego venti mesi fa. Da allora è stata inabile al lavoro, come confermato dal certificato medico. Ora che è stata operata e il suo stato di salute è migliorato, K. sta cercando un nuovo posto e si annuncia alla disoccupazione. K. non adempie il periodo di contribuzione, ma ne è esonerata perché negli ultimi due anni è stata inabile al lavoro per almeno un anno a causa della sua malattia. La cassa di disoccupazione le verserà un’indennità giornaliera dopo un periodo d’attesa di cinque giorni, ma al massimo per 90 giorni, ossia per quattro mesi.
Se una persona è temporaneamente incapace al lavoro per malattia, infortunio o gravidanza, ha diritto all’indennità giornaliera al massimo sino al 30° giorno dopo l’inizio dell’incapacità. In caso di incapacità ripetuta, questo diritto è limitato a 44 indennità giornaliere entro il termine quadro.
Sospensione del diritto all’indennità
Il servizio cantonale preposto può pronunciare come sanzione una sospensione del diritto fino a 60 giorni se la persona è disoccupata per propria colpa, ha rinunciato a pretese di salario o di risarcimento verso l’ultimo datore di lavoro, non fa il suo possibile per ottenere un’occupazione adeguata, non accetta un’occupazione adeguata o non si è sottoposta a un provvedimento inerente al mercato del lavoro ordinato dall’URC o ne ha interrotto l’attuazione. La durata della sospensione è determinata in base alla gravità della colpa. Durante la sospensione, la persona non riceve alcuna indennità benché soddisfi tutti i requisiti.
- Esempio: S. è stato licenziato dal suo ultimo posto perché il datore di lavoro non era più soddisfatto delle sue prestazioni. Il servizio cantonale pronuncia una sospensione del diritto di 30 giorni perché è stato S. stesso a causare la disoccupazione. S. può difendersi giuridicamente contro questa sanzione se dimostra che le prestazioni insufficienti erano dovute a un problema di salute presentando un certificato medico.
Basi giuridiche
- Presupposti del diritto a un’indennità giornaliera dell’assicurazione contro la disoccupazione: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 8 LADI
- Concetto di disoccupazione: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 10 LADI
- Perdita di lavoro computabile: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 11, 11a LADI
- Diritto delle persone pensionate anticipatamente: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 12 OADI
- Adempimento del periodo di contribuzione: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 13 LADI
- Esenzione dall’adempimento del periodo di contribuzione: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 14 LADI; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 13 OADI
- Idoneità al collocamento: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 15-16 LADI; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 15 OADI
- Osservanza delle prescrizioni di controllo: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 17 LADI; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 26-27 OADI
- Guadagno assicurato: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 23 LADI; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 37, <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>40-41 OADI
- Importo dell’indennità giornaliera: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 22 LADI; <link http: http www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 33-34 OADI
- Guadagno intermedio: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 24 LADI
- Numero massimo di indennità giornaliere: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 27 LADI; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 41b OADI
- Periodi di attesa: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 18 LADI; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 6, 6a OADI
- Diritto alle indennità giornaliere in caso di incapacità lavorativa temporanea: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 28 LADI
- Sospensione del diritto all’indennità: <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>art. 30 LADI; <link http: www.admin.ch opc it classified-compilation _blank external-link-new-window pagina internet confederazione>artt. 44-45 OADI
Indemnité journalière de l’assurance-chômage
Les personnes présentant une atteinte à la santé sont fréquemment au chômage. Souvent, elles perdent leur emploi parce que leur employeur n’est pas satisfait de leurs prestations et ont ensuite de grandes difficultés à retrouver du travail. Etant donné que le chômage résulte la plupart du temps de l’interaction de plusieurs facteurs, il arrive aussi que des problèmes de délimitation entre les différentes assurances sociales se produisent. Le texte qui suit aborde plusieurs questions relatives aux indemnités journalières : sous quelles conditions les personnes handicapées peuvent-elles bénéficier des indemnités journalières de l’assurance-chômage, à quoi doivent-elles être attentives, quel est le montant des prestations et combien de temps peut-on y avoir droit ?
Le présent chapitre ne peut toutefois donner qu’un très bref aperçu des principes de l’assurance-chômage. Il n’est pas possible d’aborder ici les nombreuses exceptions et règles particulières valables dans un domaine du droit où les dispositions sont particulièrement nombreuses.
- <link la page conditions à remplir pour bénéficier indemnité>Conditions à remplir pour bénéficier d’une indemnité journalière de l’assurance chômage
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- <link la page aptitude au>Aptitude au placement
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Conditions à remplir pour bénéficier d’une indemnité journalière de l’assurance-chômage
Seule la personne qui remplit toutes les conditions énumérées ci-après a droit à une indemnité journalière de l’assurance-chômage :
- Personne sans emploi : la personne doit être sans emploi. Est totalement sans emploi, la personne qui n’est pas liée par un rapport de travail et qui cherche une activité à plein temps. Est partiellement sans emploi, la personne qui n’est liée par aucun rapport de travail et cherche à exercer une activité à temps partiel ou qui occupe un emploi à temps partiel et cherche à le compléter par une autre activité à temps partiel ou à le remplacer par une activité à plein temps.
- Perte de travail : la personne doit subir une perte de travail qui se traduit par un manque à gagner et dure au moins deux journées de travail consécutives. Dans le cas des personnes travaillant à temps partiel, la perte de travail est prise en considération lorsque la personne subit une perte de travail d’au moins deux journées de travail complètes en l’espace de deux semaines. La perte de travail n’est pas prise en considération tant que la personne a droit à un salaire ou à une indemnité de la part de son employeur ou lorsque celui-ci la fait bénéficier de prestations sur une base volontaire.
- Domicile en Suisse : seules les personnes habitant en Suisse ont droit à une indemnité journalière de l’assurance-chômage. Les étrangers qui habitent en Suisse pour exercer une activité lucrative en bénéficiant d’un permis de séjour remplissent cette condition, alors que les frontaliers qui travaillent en Suisse sans y habiter ne la remplissent pas.
- Âge : ont droit à une indemnité journalière de l’assurance-chômage, uniquement les personnes qui, selon la législation cantonale, ne sont plus astreintes à la scolarité obligatoire ainsi que les personnes qui n’ont pas atteint l’âge réglementaire de l’AVS et ne touchent pas de rente AVS de manière anticipée. En revanche, les personnes qui prennent leur retraite anticipée uniquement dans le cadre de la prévoyance professionnelle peuvent prétendre à une indemnité journalière lorsque la mise à la retraite s’est effectuée pour des raisons économiques.
- Exemple : Monsieur T. est licencié dans le cadre d’une restructuration de son entreprise. Comme il a déjà 62 ans, la caisse de pensions ne lui verse pas d’indemnité de départ, mais une rente de vieillesse à partir du moment où les rapports de travail ont été résiliés.
Monsieur T. souhaiterait exercer une activité lucrative quelques années en-core. Comme la mise à la retraite s’est effectuée pour des raisons écono-miques et non pas volontairement, il peut s’annoncer à la caisse de chômage et prétendre à une indemnité journalière. Celle-ci est toutefois diminuée du montant de la rente de vieillesse.
- Période de cotisation : a droit à une indemnité journalière de l’assurance-chômage, seule la personne qui au cours des 2 années précédant son inscription au chômage (délai-cadre applicable à la période de cotisation) a exercé pendant 12 mois au moins une activité soumise à cotisation ou qui remplit les prescriptions légales la libérant des conditions relatives à la période de cotisation (voir les explications ci-après).
- Aptitude au placement : ont droit à une indemnité journalière de l’assurance chômage, seules les personnes qui sont disposées à accepter un travail conve-nable, qui sont en mesure de le faire et en droit d’exercer une activité lucrative en Suisse (voir les explications ci-après).
- Prescriptions de contrôle : seules les personnes qui se conforment régulière-ment aux prescriptions de contrôle ont droit à une indemnité journalière de l’assurance-chômage. Elles doivent donc s’annoncer suffisamment tôt aux offices régionaux de placement (ORP), en vue de la recherche d’un emploi (voir les explications ci-après).
Quand les conditions relatives à la période de cotisation sont-elles remplies ?
Les conditions relatives à la période de cotisation sont réputées remplies lorsqu’une personne a exercé une activité soumise à cotisation pendant 12 mois au moins, durant les deux ans qui ont précédé l’inscription au chômage.
Lorsque, au cours des 2 ans qui ont précédé l’inscription au chômage, une personne était liée par un rapport de travail, mais ne touchait pas de salaire à cause d’une maladie ou d’un accident et ne payait donc pas de cotisation, cette période est considérée comme une activité soumise à cotisation.
- Exemple : Madame M. est en incapacité de travail depuis 15 mois et reçoit depuis lors de son employeur une indemnité journalière de maladie égale à 80% de son salaire. Après que les rapports de travail ont été résiliés, Madame M. s’inscrit immédiatement à l’assurance-chômage pour bénéficier de prestations. Son mé-decin traitant considère qu’elle peut travailler à 50%, à condition que l’activité soit adaptée à son état.
Comme, durant les 2 années précédant son inscription au chômage, Madame a toujours été liée par un rapport de travail, elle remplit sans aucun doute les condi-tions relatives à la période de cotisation.
Lorsqu’une personne perd son emploi à la suite d’une mesure d’ordre professionnel de l’AI et lorsqu’elle a touché une indemnité journalière de l’AI pendant au moins un an au cours des 2 ans qui ont précédé son inscription au chômage, elle remplit les conditions correspondant à une période de cotisation d’un an, pourvu que des cotisations d’assurance-chômage aient été payées sur l’indemnité journalière de l’AI. Il en est toujours ainsi lorsqu’une personne exerçait une activité rémunérée comme employée avant le début des mesures d’ordre professionnel de l’AI.
Qui est libéré des conditions relatives à la période de cotisation ?
Différents groupes de personnes sont libérés de l’obligation de prouver qu’elles remplissent les conditions relatives à la période de cotisation (période suffisamment longue). Il s’agit notamment
- des personnes qui, à cause d’une formation, d’une reconversion ou d’un perfectionnement professionnel, n’ont pas pu remplir les conditions relatives à la période de cotisation minimum pendant les 2 dernières années. Ces personnes doivent toutefois avoir été domiciliées en Suisse pendant 10 ans au moins ;
- des personnes qui à cause d’une maladie, d’un accident ou d’une maternité, n’ont pas pu remplir les conditions relatives à la période minimale de cotisation, à condition qu’elles aient été domiciliées en Suisse pendant la période correspondante.
Ces situations peuvent être cumulées. Les conditions doivent avoir été remplies pendant plus de 12 mois au total au cours des 2 dernières années qui ont précédé l’inscription au chômage.
Est également libérée des conditions relatives à la période de cotisation, la personne qui à cause d’un événement ne remontant pas à plus d’un an, tel qu’une séparation ou un divorce, le décès ou l’invalidité du conjoint ou encore la suppression d’une rente d’invalidité, est contrainte d’exercer une activité salariée.
Enfin, sont également libérées des conditions relatives à la période de cotisation, les personnes qui, pendant plus d’un an, ont assisté des personnes dépendantes (vivant dans le même ménage et nécessitant une aide permanente), dans le cas où ce devoir d’assistance a pris fin pas plus d’un an avant l’inscription au chômage.
Pour toutes ces situations où la personne est libérée des conditions relatives à la période de cotisation, le droit est toutefois limité à 90 indemnités journalières, ce qui signifie que la durée des prestations est d’environ 4 mois.
- Exemple : Il y a 5 mois, la rente d’invalidité entière de Monsieur S. a été ramenée à un quart de rente (taux d’invalidité de 45%). Bien qu’il n’ait exercé ces 2 der-nières années aucune activité soumise à cotisation et n’ait donc pas rempli les conditions relatives à la période de cotisation, Monsieur S. peut demander à bénéficier d’une indemnité journalière de l’assurance-chômage. Il la touchera toute-fois pendant 4 mois au maximum. Comme il n’est en outre que partiellement apte au placement, il n’obtiendra qu’une indemnité journalière égale à 55 % de l’indemnité entière.
Aptitude au placement
Est réputée apte à être placée, la personne qui est disposée à accepter un travail convenable et qui est en mesure et en droit de le faire.
Ainsi, l’aptitude au placement existe d’une part uniquement quand la personne est disposée à accepter tout travail immédiatement. Toutefois, elle ne doit pas accepter un travail qui n’est pas réputé convenable. Il en est ainsi lorsque le travail n’est pas conforme aux usages professionnels et locaux et, en particulier, ne satisfait pas aux conditions des conventions collectives ou des contrats-type de travail ; lorsque le travail ne tient pas raisonnablement compte des aptitudes de la personne ou de l’activité qu’elle a précédemment exercée ; lorsque le travail ne convient pas à l’âge, à la situation personnelle ou à l’état de santé de la personne.
L’aptitude au placement est d’autre part uniquement confirmée lorsque la personne est en mesure d’accepter un travail, compte tenu de sa situation familiale et de sa santé. Dans le doute, les médecins traitants doivent indiquer si, du point de vue médical, une capacité de travail existe et quelle est son ampleur. Même chez les personnes handicapées disposant d’une capacité de travail réduite, il est courant que l’assurance atteste une aptitude au placement, notamment lorsque la capacité de travail résiduelle semble exploitable sur le marché du travail.
- Exemple : Madame A. touche trois quarts de rente de l’AI et travaille à 40% dans un bureau. Comme son employeur résilie les rapports de travail, Madame A. s’inscrit à l’assurance-chômage pour toucher des indemnités journalières. Les médecins traitants confirment que Madame A. est toujours en mesure d’exercer à 40% une activité peu éprouvante. Si elle est disposée à accepter des emplois correspondants, Madame A. est réputée apte au placement ; en effet, dans le do-maine commercial, les entreprises recherchent régulièrement des employés à temps partiel pour des postes ne prévoyant qu’un faible taux d’emploi.
S’il existe des doutes au sujet de l’ampleur de l’aptitude au placement, les personnes présentant une atteinte à la santé devraient s’annoncer aussi bien auprès de l’assurance-chômage que de l’AI. Jusqu’à ce que l’AI (ou le cas échéant l’assurance-accident ou la caisse de pensions) ait décidé du degré d’invalidité et ainsi du droit à une rente, la personne est réputée pleinement apte au placement et a droit à l’indemnité journalière entière Pour qu’il en soit ainsi, il faut que, du point de vue médical, une capacité de travail partielle ait au moins été attestée – le cas échéant dans le cadre d’une activité adaptée – et que l’assuré soit également disposé à chercher un emploi correspondant à cette capacité de travail partielle.
- Exemple : Monsieur M. a jusqu’ici travaillé comme carreleur. A cause de graves problèmes de dos, il doit renoncer à cette activité. Après la résiliation des rapports de travail, Monsieur M. s’inscrit au chômage. Une demande de prestations à l’AI est également pendante. Le médecin traitant de Monsieur M. juge que celui-ci ne peut plus travailler comme carreleur, mais qu’on devrait pouvoir attendre de lui qu’il exerce à 50% une activité adaptée, qui ménage son dos. Si Monsieur M. est disposé à chercher et à accepter un tel emploi à 50%, il rece-vra une indemnité journalière de 100% jusqu’à ce que l’AI ait pris une décision.
Dès que l’AI, l’assurance-accident ou la caisse de pensions ont pris une décision au sujet d’une rente, l’indemnité journalière est diminuée pour l’avenir en fonction du degré d’invalidité constaté. L’assuré ne doit pas rembourser les indemnités journalières déjà versées, celles-ci sont déduites des éventuelles rentes versées rétroactivement.
- Exemple : 20 mois après le début de l’incapacité de travail de Monsieur M., l’AI constate un degré d’invalidité de 55% et lui accorde une demi-rente. A la suite de quoi, l’assurance-chômage adapte l’indemnité journalière : celle-ci ne se monte plus qu’à 45% du montant initial (100% - 55% = 45%). Par ailleurs, l’assurance-chômage, fait valoir un remboursement pour les 8 mois pour lesquels l’AI accorde un versement de rente rétroactif. La somme à rembourser est déduite du verse-ment rétroactif de l’AI. Monsieur M. ne doit pas rembourser d’indemnités journalières.
Preuve des efforts fournis pour trouver du travail
Une personne au chômage a pour devoir de rechercher activement du travail, même en dehors de la profession qu’elle exerçait précédemment, d’accepter un travail convenable procuré par un Office régional de placement (ORP) et de suivre les cours de reconversion et de perfectionnement appropriés, lorsque l’ORP lui enjoint de le faire.
L’assuré doit rechercher du travail dès qu’il a reçu son congé et que le chômage est de ce fait prévisible. Les efforts doivent être documentés par écrit, et le nombre de démarches doit être suffisant, la récapitulation devant être remise à l’ORP chaque mois (au plus tard jusqu’au 5 du mois suivant). Il est recommandé de coopérer étroi-tement avec le collaborateur de l’ORP ; celui-ci peut donner des renseignements sur le type, la forme et le nombre des efforts nécessaires. Si les efforts entrepris pour rechercher du travail sont insuffisants, la personne est menacée de sanctions (voir ci-après).
Inscription
La personne qui désire prétendre à une indemnité journalière doit s’inscrire auprès d’une caisse de chômage. C’est la caisse de chômage – et non pas l’ORP – qui verse l’indemnité journalière. Il existe des caisses de chômage publiques, celles des cantons, et des caisses de chômage privées, par ex. celles des syndicats. Comme il n’est pratiquement plus possible de changer de caisse une fois qu’on en a choisi une, il vaut la peine de s’informer auprès de ses proches ou d’un service de consultation pour savoir quelle caisse réserve les meilleurs services aux assurés. Bien des aspects peuvent différer d’une caisse à l’autre : la vitesse avec laquelle la demande est traitée, le mode de paiement des indemnités et la fréquence avec laquelle les jours de suspension sont prononcés.
Montant de l’indemnité journalière
Contrairement à ce qui se passe dans l’assurance-maladie et l’assurance-accidents, l’indemnité journalière n’est pas fixée sous la forme d’un montant mensuel, mais d’un montant journalier. Ce montant est payé seulement pour 5 jours par semaine. Pour convertir le montant en une somme mensuelle, on part du principe qu’un mois compte en moyenne 21,7 jours ouvrables.
Le montant de l’indemnité journalière se calcule sur la base du gain assuré. Celui-ci correspond, en règle générale, au dernier salaire avant le début du chômage. En cas de variations importantes du salaire, on se base sur le salaire moyen pendant une période pouvant aller jusqu’à 12 mois. Les revenus provenant de différents emplois sont additionnés.
Un salaire inférieur à 500 francs n’est pas assuré, même si la personne a versé des cotisations sur ce salaire. N’est pas non plus assurée, la part du salaire annuel dépassant le montant de 148 200 francs.
Pour les assurés dont la période de cotisation n’est pas assez longue, mais qui sont libérés de conditions relatives à la période cotisation, le Conseil fédéral fixe des montants forfaitaires comme gain assuré. Le montant de ces forfaits dépend du niveau de formation de la personne. Il est réduit de 50% pour les personnes qui prétendent à une indemnité journalière après une formation, qui n’ont pas encore atteint l’âge de 25 ans et qui n’ont pas d’obligation d’entretien envers des enfants.
Une indemnité journalière égale à 70% du gain assuré est accordée aux personnes qui
- n’ont pas d’obligation d’entretien envers des enfants de moins de 25 ans;
- bénéficient d’une indemnité journalière entière dont le montant dépasse 140 francs et
- ne touchent pas une rente d’invalidité correspondant à taux d’invalidité d’au moins 40%.
Les autres assurés obtiennent une indemnité journalière égale à 80% du gain assuré.
- Exemple : Madame K. a accompli une formation professionnelle dans le commerce de détail. Ces deux dernières années, elle a souffert de troubles dépressifs importants, à l’origine d’une incapacité de travail à 100%. Depuis, Madame K. n’a plus exercé d’activité professionnelle. Comme le médecin estime qu’elle est à nouveau capable de travailler, elle cherche un emploi et s’inscrit à l’assurance-chômage.
Pour Madame K., le gain assuré est déterminé sur la base des montants forfaitaires. Elle obtient une indemnité journalière égale à 80% de 127 francs (montant pour les personnes titulaires d’un diplôme de formation du niveau secondaire II), c’est-à-dire de 101 fr. 60 par jour. Le montant mensuel moyen des indemnités journalières est d’environ 2 200 francs.
Si une personne obtient un gain intermédiaire (ce qui veut dire, le revenu d’une activité salariée ou indépendante inférieur à l’indemnité journalière brute) pendant qu’elle touche une indemnité journalière, elle doit immédiatement le signaler à l’assurance-chômage. Dans ce cas, l’indemnité journalière est recalculée sur la base du manque à gagner (différence entre le gain assuré et le gain intermédiaire). Finalement, la personne reçoit un peu plus d’argent pendant la période où elle obtient un gain intermédiaire que sans gain intermédiaire.
Durée du droit à l’indemnité journalière
L’indemnité journalière de l’assurance-chômage est octroyée aussi longtemps qu’une personne est sans emploi. A l‘intérieur du délai-cadre applicable à la période d’indemnisation (en d’autres termes en l’espace de deux ans à partir de l’inscription au chômage), le droit est toutefois limité aux indemnités journalières suivantes :
- 260 indemnités journalières, si la personne peut justifier d’une période de cotisation de 12 mois au moins dans les 2 dernières années avant l‘inscription ;
- 400 indemnités journalières, si la personne peut justifier d’une période de cotisation de 18 mois au moins dans les deux dernières années avant l’inscription ;
- 520 indemnités journalières, si la personne peut justifier d’une période de cotisation de 22 mois au moins dans les deux dernières années avant l’inscription et qu’elle a déjà atteint l‘âge de 55 ans ou touche une rente d’invalidité correspondant à un taux d’invalidité de 40% au moins ;
- 90 indemnités journalières, si la personne ne peut justifier d’une période de cotisation suffisante, mais qu’elle est libérée des conditions relatives à la période de cotisation.
Les personnes âgées de moins de 25 ans qui n’ont pas d’obligation d’entretien envers des enfants n’ont droit au maximum qu’à 200 indemnités journalières. En revanche, pour les personnes qui demandent à bénéficier d’indemnités journalières dans les 4 ans qui précèdent l’âge donnant droit à la rente AVS, la prétention maximale est augmentée de 120 indemnités journalières. Le délai-cadre d’indemnisation se prolonge alors jusqu’à l’âge de l’AVS.
En règle générale, le droit à une indemnité journalière ne prend pas naissance immédiatement, avec l’inscription au chômage, mais seulement après un certain délai d’attente. Ce délai va de 5 à 20 jours, selon le montant du gain assuré et selon les éventuelles obligations d’entretien envers des enfants. Seules les personnes dont le gain assuré est inférieur ou égal à 36 000 francs par an ne doivent pas observer de délai d’attente. Il en est de même pour celles dont le gain assuré va de 36 000 à 60 000 francs, si elles ont des obligations d’entretien envers des enfants de moins de 25 ans.
Les personnes libérées des conditions relatives à la période de cotisation doivent observer un délai d’attente de 5 jours avant d’avoir droit à une indemnité journalière. Toutefois, si la personne est libérée parce qu’elle a suivi une formation d’au moins un an pendant les 2 dernières années avant l’inscription, le délai d’attente est de 120 jours.
- Exemple : Madame K. a perdu son dernier emploi il y a 20 mois. Depuis, elle est en incapacité de travail, ce qui est attesté médicalement. Après une opération, son état de santé s’améliore, et Madame K. cherche à nouveau un emploi. Elle s’annonce à l’assurance-chômage.
Madame K. ne remplit pas les conditions relatives à la période de cotisation, mais elle en est libérée, car ces 2 dernières années, elle a été en incapacité de travail au moins pendant un an à cause de sa maladie. Elle recevra une indemnité jour-nalière de la caisse de chômage après un délai d’attente de 5 jours, toutefois seu-lement pour 90 jours au maximum, ce qui veut dire pendant environ 4 mois.
Si une personne est passagèrement incapable de travailler à cause d’une maladie, d’un accident ou d’une grossesse, l’indemnité journalière est payée au maximum jusqu’au 30e jour suivant le début de l’incapacité de travail. S’il y a plusieurs incapacités de travail à l’intérieur d’un délai-cadre, le versement est limité à 44 indemnités journalières.
Suspension du droit à l’indemnité
L’autorité cantonale peut prendre une sanction à l’égard d’un assuré en suspendant son droit à l’indemnité journalière, la suspension pouvant aller jusqu’à 60 jours au maximum. Les motifs peuvent être les suivants : la personne est sans travail par sa propre faute (par ex. elle a donné sa démission), elle a renoncé à faire valoir des prétentions de salaire ou d’indemnisation envers son dernier employeur, elle ne fait pas tout ce qu’on peut raisonnablement exiger d’elle pour trouver un travail convenable, elle refuse un travail convenable ou ne se présente pas à une mesure de perfectionnement ordonnée par l’ORP ou l’interrompt sans motif valable. La durée de la suspension dépend de la gravité de la faute : pendant les jours de suspension, la personne ne reçoit pas d’indemnité journalière, bien qu’elle remplisse toutes les conditions pour en bénéficier.
- Exemple : Monsieur S. a été licencié par son employeur, car celui-ci n’était plus satisfait de ses prestations. L’autorité cantonale prononce une suspension du droit à l’indemnité de 30 jours, estimant que Monsieur S. est responsable de la perte de son emploi. Monsieur S. peut se défendre juridiquement contre cette sanction en prouvant qu’il n’est pas responsable de la baisse de ses prestations, mais qu’une atteinte à la santé en est la cause. Il doit produire un certificat médical attestant cet état de fait.
Bases légales
- Conditions à remplir pour toucher une indemnité journalière de l’assurance-chômage :<link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la> art. 8 LACI
- Notion de chômage : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 10 LACI
- Perte de travail à prendre en considération : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 11, 11a LACI
- Droit des personnes à la retraite anticipée : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 12 OACI
- Période de cotisation (qui remplit les conditions relatives à la période de coti-sation) : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 13 LACI
- Libération des conditions relatives à la période de cotisation : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 14 LACI ; <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 13 OACI
- Aptitude au placement :<link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la> art. 15, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>16 LACI ; <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 15 OACI
- Obligation de se conformer aux prescriptions de contrôle : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 17 LACI ; <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 26-27 OACI
- Gain assuré : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 23 LACI, art. 37, <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>40-41 OACI
- Montant de l’indemnité journalière :<link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la> art. 22 LACI ; <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 33-34 OACI
- Gain intermédiaire : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 24 LACI
- Nombre maximum d’indemnités journalières : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 27 LACI ; <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 41b OACI
- Délais d‘attente : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 18 LACI ; <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 6, 6a OACI
- Indemnité journalière en cas d’incapacité passagère de travail : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 28 LACI
- Suspension du droit à l’indemnité : <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 30 LACI ; <link http: www.admin.ch opc fr classified-compilation _blank external-link-new-window le site de la>art. 44-45 OACI
- <link voraussetzungen zum bezug eines taggelds der>Voraussetzungen zum Bezug eines Taggelds der Arbeitslosenversicherung
- <link wann gilt die beitragszeit als>Wann gilt die Beitragszeit als erfüllt?
- <link wer ist vom nachweis der beitragszeit>Wer ist vom Nachweis der Beitragszeit befreit?
- <link>Vermittlungsfähigkeit
- <link nachweis der>Nachweis der Arbeitsbemühungen
- <link>Anmeldung
- <link höhe des>Höhe des Taggeldes
- <link dauer des>Dauer des Taggeldanspruchs
- <link einstellung in der>Einstellung in der Anspruchsberechtigung
- <link rechtliche>Rechtliche Grundlagen
Voraussetzungen zum Bezug eines Taggelds der Arbeitslosenversicherung
Anspruch auf ein Taggeld der Arbeitslosenversicherung hat nur, wer sämtliche nachfolgende Voraussetzungen erfüllt:
- Arbeitslosigkeit: Die betroffene Person muss arbeitslos sein. Ganz arbeitslos ist, wer in keinem Arbeitsverhältnis steht und eine Vollzeitbeschäftigung sucht. Teilweise arbeitslos ist, wer in keinem Arbeitsverhältnis steht und eine Teilzeitarbeit sucht, oder wer in einem Teilzeitarbeitsverhältnis steht und eine weitere Teilzeitbeschäftigung oder eine Vollzeitbeschäftigung sucht.
- Arbeitsausfall: Die betroffene Person muss einen Arbeitsausfall von mindestens zwei aufeinander folgenden vollen Arbeitstagen erleiden, der zu einem Verdienstausfall führt. Bei einer teilzeiterwerbstätigen Person gilt der Arbeitsausfall als anrechenbar, wenn die betroffene Person innerhalb von zwei Wochen mindestens einen Ausfall von zwei vollen Teilzeitarbeitstagen aufweist. Solange noch ein Lohn- oder Entschädigungsanspruch gegenüber dem bisherigen Arbeitgeber besteht, oder dieser freiwillige Leistungen erbringt, die den Verdienstausfall decken, besteht kein anrechenbarer Arbeitsausfall.
- Wohnen in der Schweiz: Anspruch auf ein Taggeld der Arbeitslosenversicherung hat nur, wer in der Schweiz wohnt. Ausländer, die sich aufgrund einer Aufenthaltsbewilligung zur Erwerbstätigkeit in der Schweiz aufhalten, erfüllen diese Voraussetzung, nicht aber Grenzgänger, die in der Schweiz gearbeitet haben, ohne hier zu wohnen.
- Alter: Anspruch auf ein Taggeld der Arbeitslosenversicherung hat nur, wer nach kantonaler Gesetzgebung nicht mehr schulpflichtig ist und wer weder das ordentliche AHV-Rentenalter erreicht hat noch die AHV-Rente vorbezieht. Wer sich nur im Rahmen der beruflichen Vorsorge vorzeitig pensionieren lässt, kann demgegenüber ein Taggeld beanspruchen, wenn die Pensionierung aus wirtschaftlichen Gründen erfolgte.
- Beispiel: Herrn T wird das Arbeitsverhältnis im Rahmen einer Restrukturierung des Betriebs gekündigt. Weil Herr T bereits 62-jährig ist, zahlt ihm die Pensionskasse keine Austrittsleistung, sondern ab Auflösung des Arbeitsverhältnisses eine Altersrente.
Herr T wäre gerne noch einige Jahre erwerbstätig. Er kann sich nun, weil die Pensionierung aus wirtschaftlichen Gründen und nicht freiwillig erfolgt ist, bei der Arbeitslosenkasse melden und ein Taggeld beanspruchen. Das Taggeld wird allerdings um den Betrag der Altersrente gekürzt.
- Beitragszeit: Anspruch auf ein Taggeld der Arbeitslosenversicherung hat nur, wer in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung (sog. Rahmenfrist für die Beitragszeit) während mindestens 12 Monaten eine beitragspflichtige Beschäftigung ausgeübt hat oder die gesetzlichen Voraussetzungen für eine Befreiung vom Nachweis der Beitragszeit erfüllt (vgl. die näheren Ausführungen weiter unten).
- Vermittlungsfähigkeit: Nur Personen, die bereit und in der Lage sind, eine zumutbare Arbeit anzunehmen, und die zudem berechtigt sind, eine Erwerbstätigkeit in der Schweiz auszuüben, haben Anspruch auf Taggelder der Arbeitslosenversicherung (vgl. die näheren Ausführungen weiter unten).
- Kontrollvorschriften: Nur wer regelmässig die Kontrollvorschriften erfüllt, hat Anspruch auf ein Taggeld der Arbeitslosenversicherung. Das bedingt eine frühzeitige Meldung beim regionalen Arbeitsvermittlungszentrum (RAV) zur Arbeitsvermittlung (vgl. die näheren Ausführungen weiter unten).
Wann gilt die Beitragszeit als erfüllt?
Die Beitragszeit gilt grundsätzlich als erfüllt, wenn eine Person während den letzten 2 Jahren vor dem Zeitpunkt der Anmeldung während mindestens 12 Monaten eine beitragspflichtige Beschäftigung ausgeübt hat.
Ist eine Person in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung zwar in einem Arbeitsverhältnis gestanden, hat sie aber wegen einer Krankheit oder eines Unfalls keinenLohn erhalten und deshalb keine Beiträge bezahlt, so werden diese Zeiten gleich wie eine beitragspflichtige Beschäftigung angerechnet.
- Beispiel: Frau M ist vor 15 Monaten arbeitsunfähig geworden und hat seither von ihrem Arbeitgeber ein Krankentaggeld von 80% des Lohnes erhalten. Nachdem ihr das Arbeitsverhältnis gekündigt worden ist, meldet sich Frau M sofort bei der Arbeitslosenversicherung zum Leistungsbezug an. Der behandelnde Arzt erachtet sie für eine angepasste Tätigkeit als 50% arbeitsfähig.
Da Frau M in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung immer in einem Arbeitsverhältnis gestanden ist, erfüllt sie die Voraussetzung der Beitragzeit ohne weiteres.
Wird eine Person im Anschluss an eine berufliche Massnahme der IV arbeitslos und hat sie während der letzten 2 Jahre vor der Anmeldung während mindestens eines Jahres ein IV-Taggeld bezogen, so erfüllt sie dann die Voraussetzung einer 1-jährigen Beitragszeit, wenn auf dem IV-Taggeld Arbeitslosenversicherungsbeiträge bezahlt worden sind. Das ist immer dann der Fall, wenn eine Person vor Beginn der beruflichen Massnahmen der IV als Arbeitnehmer oder Arbeitnehmerin tätig gewesen ist.
Wer ist vom Nachweis der Beitragszeit befreit?
Verschiedene Personengruppen sind vom Nachweis genügender Beitragszeit befreit. Das betrifft insbesondere
- Personen, die wegen einer Ausbildung, Umschulung oder Weiterbildung die Mindestbeitragszeit in den letzten 2 Jahren nicht erfüllen konnten, allerdings nur, wenn sie mindestens 10 Jahre lang Wohnsitz in der Schweiz hatten;
- Personen, die wegen Krankheit, Unfall oder Mutterschaft die Mindestbeitragszeit in den letzten 2 Jahren nicht erfüllen konnten, sofern sie während dieser Zeit Wohnsitz in der Schweiz hatten.
Diese Tatbestände können kumuliert werden. Sie müssen in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung insgesamt während mehr als 12 Monaten erfüllt gewesen sein.
Vom Nachweis der Beitragszeit befreit ist zudem, wer wegen einem nicht mehr als einem Jahr zurückliegenden Ereignis wie Trennung oder Scheidung der Ehe, Tod oder Invalidität des Ehegatten oder wegen Wegfalls einer Invalidenrente gezwungen ist, sich um eine Erwerbstätigkeit zu bemühen.
Schliesslich sind auch Personen vom Nachweis der Beitragszeit befreit, die während mehr als einem Jahr (im gleichen Haushalt lebende und auf dauernde Hilfe angewiesene) pflegebedürftige Personen betreut haben, falls diese Betreuungspflicht vor nicht mehr als einem Jahr vor der Anmeldung weggefallen ist.
Bei allen diesen Befreiungstatbeständen entsteht allerding immer nur ein zeitlich befristeter Anspruch auf maximal 90 Taggelder, was einer Leistungsdauer von rund 4 Monaten entspricht.
- Beispiel: Herrn S ist vor 5 Monaten die bisherige ganze Invalidenrente auf eine Viertelsrente (Invaliditätsgrad 45%) herabgesetzt worden. Herr S kann sich nun, obschon er in den letzten 2 Jahren nie einer beitragspflichtigen Beschäftigung nachgegangen ist und die Beitragszeit somit nicht erfüllt hat, zum Bezug eines Arbeitslosentaggeldes anmelden. Er wird dieses jedoch für maximal 4 Monate erhalten. Da er zudem nach wie vor nur teilweise vermittlungsfähig ist, wird er nur ein Taggeld von 55% der vollen Ansätze erhalten.
Vermittlungsfähigkeit
Als vermittlungsfähig gilt eine Person, wenn sie bereit, berechtigt und in der Lage ist, eine zumutbare Arbeit anzunehmen.
Die Vermittlungsfähigkeit ist somit einerseits nur dann gegeben, wenn eine Person bereit ist, jede Arbeit unverzüglich anzunehmen. Allerdings müssen unzumutbare Arbeiten nicht angenommen werden. Das ist etwa dann der Fall, wenn eine Arbeit den berufs- und ortsüblichen, insbesondere den gesamt- und normalarbeitsvertraglichen Bedingungen nicht entspricht, wenn sie nicht angemessen auf die Fähigkeiten einer Person Rücksicht nimmt oder wenn sie dem Alter, den persönlichen Verhältnissen oder dem Gesundheitszustand der versicherten Person nicht angemessen ist.
Die Vermittlungsfähigkeit wird sodann nur bejaht, wenn eine Person aus familiären und gesundheitlichen Gründen in der Lage ist, eine Arbeit anzunehmen. Im Zweifelsfall haben die behandelnde Ärzte zu bestätigen, ob und in welchem Ausmass eine Arbeitsfähigkeit aus medizinischer Sicht besteht. Selbst bei reduzierter Arbeitsfähigkeit wird bei behinderten Menschen eine Vermittlungsfähigkeit bejaht, falls die Restarbeitsfähigkeit auf dem Arbeitsmarkt verwertbar erscheint.
- Beispiel: Frau A ist Bezügerin einer Dreiviertelsrente der IV und geht einer 40%-Erwerbstätigkeit in einem Büro nach. Das Arbeitsverhältnis wird ihr gekündigt und Frau A meldet sich zum Bezug von Arbeitslosentaggeldern an. Die behandelnden Ärzte bestätigen, dass Frau A weiterhin in der Lage ist, einer leichten 40%-Tätigkeit nachzugehen. Falls sie bereit ist, entsprechende Stellen anzunehmen, gilt Frau A als vermittlungsfähig; denn es werden auf dem Arbeitsmarkt im kaufmännischen Bereich durchaus auch Teilzeitangestellte mit kleineren Pensen gesucht.
Liegen Zweifel am Ausmass der Vermittlungsfähigkeit vor, sollten sich gesundheitlich beeinträchtigte Menschen sowohl bei der Arbeitslosenversicherung wie auch bei der IV anmelden. Bis die IV (oder allenfalls die Unfallversicherung oder Pensionskasse) über den Grad der Invalidität und damit über den Rentenanspruch entschieden hat, gilt die betreffende Person als voll vermittlungsfähig und hat Anspruch auf das volle Taggeld. Das bedingt aber, dass aus medizinischer Sicht mindestens eine Teilarbeitsfähigkeit – allenfalls in einer angepassten Tätigkeit – bestätigt wird und die versicherte Person auch bereit ist, im Rahmen dieser Teilarbeitsfähigkeit eine Stelle zu suchen.
- Beispiel: Herr M hat bisher als Plattenleger gearbeitet. Wegen eines schweren Rückenschadens muss er diese Tätigkeit aufgeben. Nachdem das Arbeitsverhältnis aufgelöst worden ist, meldet sich Herr M bei der Arbeitslosenversicherung an. Auch bei der IV ist ein Leistungsgesuch hängig. Der behandelnde Arzt von Herrn M ist der Auffassung, dass Herr M nicht mehr als Plattenleger arbeiten kann, dass ihm aber eine angepasste rückenschonende Tätigkeit noch zu 50% zumutbar sein sollte.
Wenn Herr M bereit ist, eine solche 50%-Stelle zu suchen und anzunehmen, erhält er bis zum Entscheid der IV ein ungekürztes 100%-Taggeld.
Sobald die IV, Unfallversicherung oder Pensionskasse einen Rentenentscheid gefällt hat, wird das Taggeld entsprechend dem festgehaltenen Invaliditätsgrad für die Zukunft herabgesetzt. Was die bereits geleisteten Taggelder betrifft, so werden sie von der versicherten Person nicht zurückgefordert, aber mit allfälligen Rentennachzahlungen verrechnet.
- Beispiel: 20 Monate nach Beginn der Arbeitsunfähigkeit legt die IV den Invaliditätsgrad auf 55% fest und gewährt Herrn M eine halbe Rente. Die Arbeitslosenversicherung passt nun das Taggeld an: Es beträgt ab jetzt nur noch 45% des bisherigen Betrags (100% - 55% = 45%). Zudem macht die Arbeitslosenversicherung für jene 8 Monate, für welche die IV eine Nachzahlung gewährt, eine Rückforderung geltend, die mit den Nachzahlungen der IV verrechnet wird. Herr M muss selber aber keine Taggelder zurückzahlen.
Nachweis der Arbeitsbemühungen
Es gehört zu den Pflichten einer arbeitslosen Person, sich aktiv um Arbeit auch ausserhalb des bisherigen Berufs zu bemühen, eine vom regionalen Arbeitsvermittlungszentrum (RAV) vermittelte zumutbare Arbeit anzunehmen und auf Weisung des RAV angemessene Umschulungs- und Weiterbildungskurse zu besuchen.
Mit den Arbeitsbemühungen muss bereits begonnen werden, wenn eine Kündigung eingetroffen ist und die Arbeitslosigkeit damit absehbar ist. Die Bemühungen müssen schriftlich in genügender Anzahl dokumentiert werden, und die Zusammenstellung muss dem RAV monatlich (bis spätestens am 5. Tag des Folgemonats) abgeliefert werden. Es empfiehlt sich, eng mit dem zuständigen Mitarbeiter des RAV zusammenzuarbeiten, welcher auch über Art, Form und Anzahl der nötigen Bemühungen Auskunft geben kann. Im Falle ungenügender Arbeitsbemühungen drohen Sanktionen (vgl. weiter unten).
Anmeldung
Wer ein Taggeld beanspruchen will, muss sich bei einer Arbeitslosenkasse anmelden. Die Arbeitslosenkasse – und nicht das RAV – zahlt dann auch das Taggeld aus. Es gibt öffentliche Kassen der Kantone, aber auch private Arbeitslosenkassen z.B. der Gewerkschaften. Da ein Kassenwechsel nach erfolgter Wahl der Kasse kaum mehr möglich ist, lohnt es sich, sich bei Bekannten oder Beratungsstellen nach kundenfreundlichen Arbeitslosenkassen zu erkundigen. Das Tempo der Gesuchsbearbeitung, der Auszahlungsmodus und die Häufigkeit, mit welcher Einstelltage verhängt werden, können durchaus unterschiedlich sein.
Höhe des Taggeldes
In der Arbeitslosenversicherung wird anders als in der Kranken- und Unfallversicherung das Taggeld nicht als Monatsbetrag festgelegt, sondern als Tagesansatz. Dieser Tagesansatz wird jeweils nur für 5 Tage pro Woche ausbezahlt. Für die Umrechnung geht man von durchschnittlich 21,7 Arbeitstagen pro Monat aus.
Die Höhe des Taggeldes errechnet sich aufgrund des versicherten Verdienstes: Als solcher gilt in der Regel der letzte Lohn vor Beginn der Arbeitslosigkeit, bei grösseren Lohnschwankungen der Durchschnittslohn während eines Zeitraumes bis zu 12 Monaten. Die Einkommen von verschiedenen Arbeitsstellen werden zusammengezählt.
Nicht versichert ist ein monatlicher Verdienst von unter 500 Franken, auch wenn darauf Beiträge entrichtet worden sind. Nicht versichert ist ebenfalls ein 148'200 Franken übersteigender Jahresverdienst.
Bei Versicherten, die keine genügende Beitragszeit aufweisen, aber die Voraussetzungen für die Befreiung von der Beitragszeit erfüllen, werden vom Bundesrat festgelegte Pauschalen als versicherter Verdienst herangezogen. Die Höhe der Pauschalen richtet sich nach dem Ausbildungsgrad einer Person. Sie reduzieren sich bei Personen, die nach einer Ausbildung ein Taggeld beanspruchen, das 25. Altersjahr noch nicht erreicht haben und keine Unterhaltspflicht gegenüber Kindern erfüllen müssen, um 50%.
Ein Taggeld von 70% des versicherten Verdienstes erhalten Personen, die
- keine Unterhaltspflicht gegenüber Kindern unter 25 Jahren haben;
- ein volles Taggeld erreichen, das mehr als 140 Franken beträgt; und
- keine Invalidenrente aufgrund eines Invaliditätsgrades von mindestens 40% beziehen.
Die übrigen Versicherten erhalten ein Taggeld von 80% des versicherten Verdienstes.
- Beispiel: Frau K, die über eine abgeschlossene berufliche Ausbildung im Detailhandel verfügt, ist in den letzten 2 Jahren wegen einer erheblichen depressiven Störung 100% arbeitsunfähig gewesen und keiner beruflichen Tätigkeit mehr nachgegangen. Da der Arzt sie wieder arbeitsfähig einschätzt, sucht Frau K eine Stelle und meldet sich bei der Arbeitslosenversicherung an.
Bei Frau K wird der versicherte Verdienst aufgrund der Pauschalansätze bestimmt. Sie erhält ein Taggeld von 80% in Höhe von 127 Franken (Ansatz für Personen mit abgeschlossener beruflicher Ausbildung), d.h. von 101.60 Franken pro Tag. Monatlich ergibt dies ein Taggeld von durchschnittlich rund 2'200 Franken.
Erzielt eine Person während der Dauer des Taggeldbezugs einen Zwischenverdienst (d.h. ein Einkommen aus unselbständiger oder selbständiger Erwerbstätigkeit, das tiefer liegt als das Bruttotaggeld), so muss sie dies umgehend melden. Der Zwischenverdienst wird an das Taggeld angerechnet. Im Ergebnis erhält die versicherte Person für die Dauer des Zwischenverdienstes etwas mehr Geld als ohne Zwischenverdienst.
Dauer des Taggeldanspruchs
Das Arbeitslosentaggeld wird gewährt, solange eine Person arbeitslos ist. Innerhalb der Rahmenfrist zum Leistungsbezug (d.h. innerhalb von 2 Jahren seit der Anmeldung) besteht jedoch Anspruch auf maximal folgende Taggelder:
- 260 Taggelder, wenn eine Person in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung eine Beitragszeit von mindestens 12 Monaten nachweisen kann;
- 400 Taggelder, wenn eine Person in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung eine Beitragszeit von mindestens 18 Monaten nachweisen kann;
- 520 Taggelder, wenn eine Person in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung eine Beitragszeit von mindestens 22 Monaten nachweisen kann und bereits das 55. Altersjahr zurückgelegt hat oder eine Invalidenrente bei einem Invaliditätsgrad von mindestens 40% bezieht;
- 90 Taggelder, wenn eine Person keine genügende Beitragszeit nachweisen kann, aber vom Nachweis der Beitragszeit befreit ist.
Personen unter 25 Jahren und ohne Unterhaltspflicht gegenüber Kindern haben immer nur Anspruch auf maximal 200 Taggelder. Dafür verlängert sich der maximale Anspruch bei Personen, die sich in den letzten 4 Jahren vor Erreichen des AHV-Alters zum Bezug von Taggeldern anmelden, um zusätzliche 120 Taggelder. Die Rahmenfrist zum Leistungsbezug verlängert sich dabei bis zum AHV-Alter.
Der Anspruch auf ein Taggeld entsteht in der Regel nicht sofort mit der Anmeldung, sondern erst nach einer gewissen Wartezeit, welche je nach Höhe des versicherten Verdienstes und allfälliger Unterhaltspflichten gegenüber Kindern zwischen 5 und 20 Tagen beträgt. Keine Wartezeit zu bestehen haben einzig Versicherte mit einem versicherten Verdienst bis 36'000 Franken pro Jahr. Dasselbe gilt für Versicherte mit einem versicherten Verdienst von 36'000 bis 60'000 Franken, falls Sie gegenüber Kindern unter 25 Jahren unterhaltspflichtig sind.
Wer vom Nachweis der Beitragszeit befreit ist, muss ebenfalls eine Wartezeit von 5 Tagen bestehen. Ist die Befreiung allerdings erfolgt, weil eine Person in den letzten 2 Jahren vor der Anmeldung während mindestens eines Jahres eine Ausbildung absolviert hat, beträgt die Wartezeit 120 Tage, bevor der Anspruch auf ein Taggeld entsteht.
- Beispiel: Frau K hat ihren letzten Arbeitsplatz vor 20 Monaten verloren. Sie ist seither arbeitsunfähig gewesen, was ärztlich attestiert worden ist. Nun hat sich der Gesundheitszustand nach einer Operation wieder verbessert und Frau K sucht wieder eine Stelle. Sie meldet sich bei der Arbeitslosenversicherung an. Frau K erfüllt die Beitragszeit nicht, ist aber vom Nachweis der Beitragszeit befreit, weil sie in den letzten 2 Jahren während mindestens eines Jahres wegen ihrer Krankheit arbeitsunfähig gewesen ist. Sie wird von der Arbeitslosenkasse nach einer Wartezeit von 5 Tagen ein Taggeld erhalten, allerdings nur für maximal 90 Tage, d.h. während rund 4 Monaten.
Ist eine Person vorübergehend wegen Krankheit, Unfall oder Schwangerschaft arbeitsunfähig, so wird das Taggeld längstens bis zum 30. Tag der Arbeitsunfähigkeit weiter bezahlt. Diese Fortzahlung ist im Fall mehrmaliger Arbeitsunfähigkeit innerhalb einer Rahmenfrist auf insgesamt 44 Taggelder begrenzt.
Einstellung in der Anspruchsberechtigung
Hat eine arbeitslose Person durch eigenes Verschulden ihre Stelle verloren (z.B. eigene Kündigung), hat sie auf Lohn- und Entschädigungsansprüche gegenüber dem bisherigen Arbeitgeber verzichtet, bemüht sie sich nicht in genügendem Ausmass um zumutbare Arbeit, lehnt sie eine zumutbare Arbeit ab oder tritt sie eine vom RAV angeordnete Weiterbildungsmassnahme nicht an bzw. bricht diese wieder ab, so kann die zuständige kantonale Amtsstelle im Sinne einer Sanktion eine Einstellung in der Anspruchsberechtigung für bis zu 60 Tage verfügen. Die Dauer der Einstellung hängt von der Schwere des Verschuldens ab: Während der Einstelltage erhält die betreffende Person, obschon sie alle Voraussetzungen erfüllt, kein Taggeld.
- Beispiel: Herrn S ist seine letzte Stelle vom Arbeitgeber gekündigt worden, weil dieser mit den Leistungen nicht mehr zufrieden gewesen ist. Die kantonale Amtsstelle verfügt in der Folge eine Einstellung in der Anspruchsberechtigung für 30 Tage wegen selbstverschuldeter Arbeitslosigkeit.
Herr S kann sich gegen diese Sanktion rechtlich wehren, wenn er nachweist, dass er die ungenügenden Leistungen nicht selbst verschuldet hat, sondern eine gesundheitliche Beeinträchtigung deren Ursache gewesen war. Er muss eine entsprechende ärztliche Bestätigung beibringen.
Rechtliche Grundlagen
- Voraussetzungen zum Bezug eines Taggeldes der Arbeitslosenversicherung: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 8 AVIG
- Begriff der Arbeitslosigkeit: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 10 AVIG
- Anrechenbarer Arbeitsausfall: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 11, 11a AVIG
- Anspruch von vorzeitig pensionierten Personen:<link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische> Art. 12 AVIV
- Erfüllung der Beitragszeit: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 13 AVIG
- Befreiung von der Erfüllung der Beitragszeit: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 14 AVIG;<link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische> Art. 13 AVIV
- Vermittlungsfähigkeit: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 15, 16 AVIG; <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 15 AVIV
- Erfüllung der Kontrollvorschriften: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 17 AVIG; <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 26-27 AVIV
- Versicherter Verdienst: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 23 AVIG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 37, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>40-41 AVIV
- Höhe des Taggeldes: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 22 AVIG; <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 33-34 AVIV
- Zwischenverdienst: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 24 AVIG
- Höchstzahl der Taggelder: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 27 AVIG, <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 41b AVIV
- Wartezeiten: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 18 AVIG; <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 6, 6a AVIV
- Anspruch auf Taggelder bei vorübergehender Arbeitsunfähigkeit: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 28 AVIG
- Einstellung in der Anspruchsberechtigung: <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 30 AVIG; <link http: www.admin.ch opc de classified-compilation _blank external-link-new-window internetseite schweizerische>Art. 44-45 AVIV