Conciliare lavoro e problemi di salute in famiglia è un impegno non indifferente. Dal 1° gennaio 2021, i famigliari curanti hanno diritto al congedo breve pagato.
Diritto a un congedo breve per famigliari curanti
La base giuridica per questo congedo è la Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. L’obiettivo è consentire alle collaboratrici e ai collaboratori di prendersi cura dei loro famigliari in situazioni d’emergenza. Durante questo congedo di al massimo tre giorni, ricevono il salario intero.
Prevenzione attraverso l’informazione
La Comunità di interesse Familiari curanti (CIFC), di cui Pro Infirmis è uno dei membri fondatori, ha redatto una scheda informativa per datori di lavoro (in tedesco e francese). La CIFC sottolinea l’importanza di creare e curare un clima di fiducia e di trasparenza con le collaboratrici e i collaboratori, affinché in caso di bisogno possano avvalersi del congedo breve ed evitare così un pericoloso sovraccarico.
Ci sono già stati casi di genitori esonerati all’ultimo momento dal lavoro, ma per questo nuovo congedo la cerchia degli aventi diritto è stata ampliata: possono beneficiarne anche famigliari in linea ascendente (genitori), suoceri, coniugi, partner registrati e conviventi.
L’essenziale in breve
- Per ogni caso, è possibile avvalersi di un congedo di al massimo tre giorni, per un massimo di dieci giorni l’anno. L’assistenza può riguardare anche diversi membri della famiglia.
- Chi desidera beneficiare del congedo breve deve presentare un certificato medico.
- In presenza di un certificato medico, il datore di lavoro deve accordare il congedo necessario alla cura della persona malata fino a un massimo di tre giorni.
- Durante il congedo breve, il salario è coperto dal datore di lavoro. Il datore di lavoro ha la possibilità di stipulare un’assicurazione perdita di salario per coprire le spese salariali.
Trovate maggiori ragguagli nella scheda informativa per i datori di lavoro.
Nuovo congedo per l’assistenza a un figlio gravemente malato o infortunato
Il 1° luglio 2021, entrerà in vigore la seconda parte della Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. I genitori di bambini gravemente malati o infortunati avranno diritto a un congedo di quattordici settimane finanziato tramite il sistema delle indennità di perdita di guadagno (IPG). Se ne potrà beneficiare a blocchi o in singoli giorni su un periodo di diciotto mesi.