Dall’inizio della guerra in Ucraina, i costi dell’energia, e di conseguenza le spese accessorie, sono aumentati considerevolmente, il che costituisce un grave problema per chi percepisce prestazioni complementari. Un’iniziativa che intende proporre una soluzione approderà sui banchi del Consiglio nazionale durante la sessione estiva.
La soluzione per l’aumento delle spese accessorie sottoposta al Consiglio nazionale
Durante la sessione estiva, al via lunedì 27 maggio, la Camera bassa si chinerà sull’iniziativa parlamentare del Consigliere nazionale Michael Töngi, la quale chiede di modificare la Legge federale sulle prestazioni complementari in modo tale che i conguagli per le spese accessorie siano coperti dalle PC. Al momento, il calcolo delle PC tiene in considerazione soltanto gli acconti.
Nell’autunno 2022, Pro Infirmis aveva già acceso i riflettori su questo problema e auspicato una soluzione a livello federale (L’esplosione dei costi dell’energia esige una soluzione a livello di prestazioni complementari). Ora le cifre confermano che urge intervenire: nel 2023, le prestazioni di sostegno nel campo delle spese accessorie sono aumentate del 215 per cento rispetto all’anno precedente a causa delle richieste delle beneficiarie e dei beneficiari AI che percepiscono PC, e anche il prossimo inverno è lecito supporre che, vista l’attuale situazione geopolitica, i costi di riscaldamento saliranno ulteriormente andando a gravare pesantemente i conguagli di locatarie e locatari. Pro Infirmis raccomanda al Consiglio nazionale di approvare l’iniziativa per risolvere il problema dal punto di vista sistemico.