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Pro Infirmis esige una politica nazionale coerente in materia di handicap

L'11 gennaio, il Consiglio federale ha preso atto di un rapporto sullo sviluppo della politica in favore delle persone disabili.

Pro Infirmis saluta il fatto che la promozione dell'integrazione professionale delle persone con handicap vi sia indicata come un obiettivo inportante, ma si tratta di una goccia nel mare, oltretutto tardiva. La maggiore organizzazione attiva nel campo dell'handicap in Svizzera auspica dal Consiglio federale una panoramica e una strategia per una politica nazionale coerente in materia che consideri tutti gli ambiti di vita. "Nel rapporto mancano nuove conclusioni che illustrino le prospettive nei singoli ambiti di vita per le persone colpite", afferma Urs Dettling, responsabile della politica sociale di Pro Infirmis.

Il rapporto presentato oggi si riallaccia a un postulato del Consigliere nazionale Christian Lohr Visepresidente die Pro Infrimis, che nel dicembre 2013 aveva rivendicato un piano d'azione per l'attuazione di una politica coerente in materia di handicap che tenesse conto delle esigenze delle persone disabili in ambiti come l'abitare, la cultura e la comunicazione, e che illustrasse le misure da adottate per assicurare pari opportunità a livello globale.

Nell'ultimo rapporto sullo sviluppo della politica in favore delle persone disabili non c'è traccia di tutto ciò. Nulla indica che dovrebbe essere scontato considerare le pari opportunità delle persone con handicap nei progetti di lege e nella quotidiantià né vi figurano elementi concreti o prospettive. Tutto questo lascia l'amaro in bocca, soprattutto considerato che i buoni esempi a cui il Consiglio federale avrebbe potuto orientarsi ci sono, come la strategia per una politica della vecchiaia o quella per una politica dell'infanzia e della gioventù.

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