In considerazione dell’inflazione e su pressione del Parlamento, il Consiglio federale aveva proposto una compensazione straordinaria del rincaro per le rendite AVS/AI. Ora però Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati fanno dietro front. Questa decisione colpisce duramente le persone con disabilità che dipendono da una rendita AI.
Uno smacco per le beneficiarie e i beneficiari delle rendite AI e AVS
Con la proposta del Consiglio federale, il rincaro del 2,8% registrato nel 2022 sarebbe stato compensato da un aumento straordinario delle rendite AVS e AI. Una risicata maggioranza presso il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati si è tuttavia messa di traverso.
Questo improvviso passo indietro è un affronto alle persone con disabilità che dipendono dalla rendita di invalidità (AI) e dalle prestazioni complementari (PC), e per le quali i conti faticano a quadrare anche senza il rincaro. «È proprio in momenti come questo che non vanno dimenticate le persone che non possono difendersi, che non hanno mezzi per reagire», aveva rammentato invano Christian Lohr, Direttore cantonale di Pro Infirmis Turgovia-Sciaffusa, alle colleghe e ai colleghi in Consiglio nazionale durante il dibattito.
Accogliendo la proposta del Consiglio federale, le due Camere avrebbero potuto chiarire questioni aperte o appianare eventuali incongruenze, invece hanno deciso di respingere completamente la compensazione del rincaro. Una volta di più, quindi, la Confederazione non assume le sue responsabilità. Come già accaduto con l’aumento dei costi dell’energia nel 2022, non vengono cercate soluzioni, con il risultato di spingere ulteriormente ai margini della società chi già oggi deve cavarsela con misere prestazioni assicurative.
Pro Infirmis condanna fermamente questa decisione. «Per fare in modo che le persone con disabilità possano condurre un’esistenza autodeterminata e partecipare alla vita sociale, servono mezzi finanziari sufficienti», ha affermato Felicitas Huggenberger, Direttrice di Pro Infirmis. Serve in particolare che a Berna vengano adeguatamente considerate le esigenze delle persone con disabilità.
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