Il 30 ottobre, celebreremo la Giornata nazionale dei famigliari curanti. Il 2020 è stato contraddistinto dalla pandemia di Covid-19, che ha messo sottosopra le nostre vite, le nostre abitudini e il nostro modo di relazionarci con gli altri. I tanti cambiamenti hanno colpito con particolare durezza le persone con disabilità. Chi si prende cura di loro, già di solito in prima linea, ha dovuto assumersi nuovi compiti urgenti e indispensabili.
30 ottobre, Giornata dei famigliari curanti
Per svolgerli, molti genitori o congiunti hanno rinunciato all’attività professionale per sopperire alla chiusura di istituti, scuole e strutture d’accoglienza oppure per sostituire il personale di assistenza impossibilitato a intervenire. Per fortuna, la solidarietà ha funzionato e numerose reti si sono rapidamente attivate per fornire sostegno materiale e psicosociale alle persone dipendenti da assistenza e ai famigliari curanti.
Pro Infirmis ha dato prova di grande flessibilità e capacità di reazione adeguando le sue offerte e i mezzi di comunicazione per essere al fianco dei suoi utenti anche in questa situazione straordinaria. Tra le innovazioni spiccano il sostegno telefonico, l’istituzione di una hotline per fornire a utenti e congiunti consulenza, contatti di volontari e fonti d’informazione, l’aiuto nell’attivazione delle risorse locali e nell’organizzazione di soluzioni di sgravio a domicilio per i famigliari curanti, gli aiuti diretti e concreti sotto forma di buoni per l’acquisto di derrate alimentari, i contributi all’affitto, la consegna di pasti a domicilio, il trasporto per ragioni mediche, l’accompagnamento fuori casa per la spesa o qualsiasi altra necessità.
A livello nazionale, la Comunità d’interesse familiari curanti (CIFC), di cui Pro Infirmis è fondatrice, si è attivata affinché il Consiglio federale adottasse rapidamente misure di sostegno in favore di chi si prende cura di un famigliare durante la pandemia, come l’estensione del diritto all’indennità di perdita di guadagno per il coronavirus anche ai genitori e ai congiunti di adulti con disabilità. Qualcosa si è mosso: il 21 settembre 2020, il Consiglio degli Stati ha approvato un postulato che chiedeva al Consiglio federale di chinarsi su tale richiesta. Purtroppo, la proposta di estendere il contributo per l’assistenza dell’AI ai membri della famiglia che hanno fatto le veci degli assistenti abituali durante la pandemia è stata bocciata.
Il Consiglio federale riconosce tuttavia che i famigliari curanti hanno bisogno di maggiore sostegno e ha proposto una prima tappa legislativa approvata dalle Camere. L’anno prossimo entrerà in vigore in due tappe la Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. Le misure riguardanti il congedo per assenze di breve durata, l’estensione del diritto ad accrediti dell’AVS per compiti assistenziali e l’adeguamento delle disposizioni finanziarie entreranno in vigore il 1° gennaio 2021, il congedo di quattordici settimane per i genitori di un bambino gravemente malato il 1° luglio 2021.
Il testo di legge è incoraggiante, ma è solo l’inizio di un cammino ancora lungo. L’anno prossimo subirà ancora le ripercussioni del Covid-19 e noi dovremo continuare a potenziare la nostra attività di coordinamento per sostenere maggiormente i famigliari curanti.
Il 30 ottobre, ringraziamo dal profondo del cuore le persone a cui questa Giornata è dedicata. Nei Cantoni Pro Infirmis propone, spesso in collaborazione con altre organizzazioni, varie attività e iniziative. Per maggiori informazioni, consultate il nostro sito e le pagine cantonali.
Persona di contatto
Benoît Rey, Capodipartimento Prestazioni Romandia e Ticino