Trasmettete gioia di vivere. In modo autodeterminato.

Pro Infirmis offre consulenza e accompagnamento alle persone con disabilità nell’ottica dell’autodeterminazione. Vivere in modo autodeterminato significa poter decidere. Scoprite con la storia di Anouchka che è possibile vivere in maniera autonoma anche con una malattia.

Con le spalle al muro

Anouchka e il fratellastro, più grande di lei, sono nati con una rara malattia degenerativa che con il tempo porta al deperimento dei muscoli. A 28 anni e dopo una serie di gravi eventi che hanno colpito la famiglia, la ragazza si è sentita con le spalle al muro. Grazie alla consulenza e all’accompagnamento di Pro Infirmis, Anouchka ha ritrovato la gioia di vivere ed è diventata una giovane donna dinamica che si impegna con molta energia in progetti di pubblica utilità e gestisce autonomamente la propria vita.


Perché il sostegno di Pro Infirmis è necessario?

Anouchka: «Dato che ho avuto un bellissimo rapporto di 15 anni con l’assistente sociale che mi ha aiutata in tutte le tappe della mia vita, oggi avrei voglia di restituire qualcosa a Pro Infirmis e di partecipare a questa associazione che sostengo senza riserve. »

Pro Infirmis incoraggia le persone a inserire l’organizzazione nel proprio testamento. Che ne pensa?

Anouchka: «Penso che si debba incoraggiare le persone a versare donazioni a Pro Infirmis. Senza contare che così sapranno come verrà impiegato il loro denaro. Credo sia un’ottima cosa. »

Agire in modo autonomo fino in tarda età

Sicuramente anche voi desiderate poter decidere e agire in modo autonomo fino in tarda età. Per poter farlo, è importante pensare per tempo a determinati aspetti. Soltanto con un testamento potete disporre liberamente della parte eccedente la porzione legittima e considerare un’organizzazione di pubblica utilità come Pro Infirmis. Così facendo, il vostro impegno per le persone con disabilità prosegue anche oltre la vita.

Decidete oggi gli aspetti importanti di domani

La nostra guida gratuita «Lebensfreude weitergeben» (in tedesco) o «Transmettre un peu de joie de vivre» (in francese) risponde ai vostri interrogativi sul testamento e può essere ordinata qui in formato cartaceo o PDF. Per qualsiasi domanda potete naturalmente anche contattarci in modo non vincolante.

Pro Infirmis impiega con grande cura i fondi affidatile. Dato che è esentata dall’imposta sulle successioni, riceve il 100 per cento del vostro lascito. Grazie di cuore per la fiducia e l’impegno in favore di persone come Anouchka.

Ordinare qui

La nostra guida informa su:

  • prescrizioni per un testamento giuridicamente valido
  • elementi da considerare durante la stesura del testamento (incl. esempi)
  • panoramica delle porzioni legittime e della quota disponibile
  • possibilità di considerare Pro Infirmis nel testamento
  • panoramica delle prestazioni di Pro Infirmis per le persone con disabilità

Perché dovrei fare testamento?

  • Per avere certezze
  • Per assicurarvi che quanto lasciate vada alle persone e alle istituzioni che vi stanno a cuore
  • Per dare ai famigliari la certezza di agire secondo la vostra volontà

Decidete oggi gli aspetti importanti di domani.

Ordinare la guida

«Anche se non posso sorridere, sono una persona molto positiva.»

La muscolatura del viso di Anouchka è paralizzata da quando era bambina, il che significa che ad esempio non può sorridere. La sua vita non è gravata solo dalla malattia. «L’infanzia e l’adolescenza sono state molto difficili. Nostra mamma non ha retto la diagnosi, ha sviluppato un disturbo psichico ed è diventata violenta. Quando avevo 28 anni, mio padre è morto di cancro e al mio fratello è venuto un tumore. Mi sentivo in balìa degli eventi.»

Anouchka ist eine junge dynamische Frau

 

La consulenza sociale di Pro Infirmis Friborgo si è rivelata un’àncora di salvezza per Anouchka. Il signor B., l’assistente sociale, è sempre disponibile nel momento del bisogno. È il suo interlocutore per le questioni amministrative con l’Al, la ricerca di un appartamento e di un posto di lavoro, ed è pure un orecchio attento e comprensivo per tutte le preoccupazioni. «Non so che cosa sarebbe stato di me senza il sostegno di Pro Infirmis», conclude Anouchka, diventata oggi una donna sicura di sé, con un sagace senso dell’umorismo e molti interessi.

Una gestione limpida delle donazioni: siamo certificati Zewo

Lavoriamo in modo trasparente, informiamo apertamente e in modo oggettivo sulla nostra attività, e disponiamo di strutture di controllo e vigilanza efficaci.

Pro Infirmis è titolare del marchio Zewo, il quale certifica l’impiego conforme agli scopi, corretto ed efficace delle donazioni.

Domande?

Zorica Radoicic Liberalità testamentarie

Zorica Radoicic

058 775 26 79

L’appassionato

Peter G. prepara regolarmente deliziosi menù per amici e conoscenti

Una malattia pregressa, un infortunio sul lavoro e pesanti conseguenze: dopo un intervento di bypass venoso, Peter G. è in sedia a rotelle. I forti dolori e la grande stanchezza non impediscono al già titolare di un ristorante gourmet di preparare regolarmente deliziosi menù per amici e conoscenti.

La combattente

Angelika F. ist auf den Rollstuhl angewiesen

A seguito di una nevrite nel midollo spinale e dei conseguenti episodi di paralisi nella parte inferiore del corpo, Angelika F. è oggi in sedia a rotelle ma non si è mai persa d’animo e si è adattata alla sua nuova esistenza. Ha un’assistente personale e svolge un’attività professionale indipendente.

Aiutare il prossimo

Priska G. ha bisogno di sostegno per vivere da sola

A causa di difficoltà di apprendimento e disturbi psichici, Priska G. ha bisogno di sostegno per vivere da sola. La donna fornisce a sua volta a titolo volontario servizi di trasporto per persone che dipendono da aiuti, un’attività che apprezza molto.

Vivere tra le sue quattro mura

Vreni vive in modo autonomo tra le sue quattro mura e riceve il sostegno del personale di Pro Infirmis.

Vreni ha bisogno di sostegno a casa perché ha un deficit cognitivo. Ha anche paura di uscire, dopo una caduta avvenuta tre anni fa. Senza il servizio di assistenza domiciliare di Pro Infirmis, Vreni F. non avrebbe avuto altra scelta che trasferirsi in un istituto per persone con disabilità.

Ritorno a inizio pagina