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Conciliare lavoro e problemi di salute in famiglia è un impegno non indifferente. Dal 1° gennaio 2021, i famigliari curanti hanno diritto al congedo breve pagato.
La base giuridica per questo congedo è la Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. L’obiettivo è consentire alle collaboratrici e ai collaboratori di prendersi cura dei loro famigliari in situazioni d’emergenza. Durante questo congedo di al massimo tre giorni, ricevono il salario intero.
La Comunità di interesse Familiari curanti (CIFC), di cui Pro Infirmis è uno dei membri fondatori, ha redatto una scheda informativa per datori di lavoro (in tedesco e francese). La CIFC sottolinea l’importanza di creare e curare un clima di fiducia e di trasparenza con le collaboratrici e i collaboratori, affinché in caso di bisogno possano avvalersi del congedo breve ed evitare così un pericoloso sovraccarico.
Ci sono già stati casi di genitori esonerati all’ultimo momento dal lavoro, ma per questo nuovo congedo la cerchia degli aventi diritto è stata ampliata: possono beneficiarne anche famigliari in linea ascendente (genitori), suoceri, coniugi, partner registrati e conviventi.
Trovate maggiori ragguagli nella scheda informativa per i datori di lavoro.
Il 1° luglio 2021, entrerà in vigore la seconda parte della Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. I genitori di bambini gravemente malati o infortunati avranno diritto a un congedo di quattordici settimane finanziato tramite il sistema delle indennità di perdita di guadagno (IPG). Se ne potrà beneficiare a blocchi o in singoli giorni su un periodo di diciotto mesi.