La Legge sui disabili (LDis) verrà sottoposta a revisione per la prima volta dopo vent’anni dalla sua entrata in vigore. Nella sua presa di posizione relativa alla consultazione in corso, Pro Infirmis sottolinea che le modifiche proposte non bastano per favorire efficacemente l’inclusione delle persone con disabilità.
Revisione parziale della LDis: il Consiglio federale deve essere più incisivo
Nella sua presa di posizione ufficiale in relazione alla procedura di consultazione della revisione parziale della Legge sui disabili (LDis), Pro Infirmis esprime serie preoccupazioni: il progetto di legge non adotta le misure necessarie per migliorare l’inclusione delle persone con disabilità.
Una delle critiche principali riguarda la responsabilità per l’inclusione, massicciamente addossata alle dirette e ai diretti interessati. Le loro possibilità di farsi valere a livello giuridico sono però annacquate da concetti di discriminazione poco concreti e dal principio della proporzionalità. Il Consiglio federale viene dunque meno al suo ruolo e rinuncia a fissare chiare direttive per una società inclusiva.
Le proposte in consultazione mancano inoltre l’obiettivo di inasprire le regole esistenti in ambito edile, benché l’esperienza insegni quanto ciò sia necessario per favorire efficacemente l’inclusione. Lo stesso vale per i trasporti, settore nel quale la revisione parziale non prevede disposizioni che promuovano un utilizzo autonomo in tutto il territorio dei mezzi pubblici da parte delle persone con disabilità.
Deplorevole è anche il fatto che non vi sia l’intenzione di coinvolgere le persone con disabilità e le organizzazioni che le rappresentano nella formulazione e nell’attuazione delle modifiche legislative. La modifica a livello di diritto di ricorso delle organizzazioni arrischia anzi di ostacolare gli interventi correttivi necessari.
Pro Infirmis invita il Consiglio federale a considerare questi punti critici al fine di perseguire realmente l’uguaglianza e l’inclusione delle persone con disabilità in Svizzera.