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«Lo Stato è fortemente coinvolto nella sessione ticinese delle persone con disabilità»

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Il 5 giugno si terrà in Ticino una sessione parlamentare cantonale delle persone con disabilità sul modello di quella federale del 2023. Intervista a Danilo Forini, Direttore cantonale di Pro Infirmis Ticino. 

Da dove viene l’idea di una sessione cantonale delle persone con disabilità? 
Questo progetto nasce dalla volontà della Presidente del Gran Consiglio ticinese su ispirazione della sessione nazionale tenutasi nel 2023. L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione e la politica sulle barriere che limitano l’autonomia delle persone con disabilità. 

Quante persone vi parteciperanno? 
Una trentina, in rappresentanza di tutte le regioni del Cantone e dei vari tipi di disabilità. 

Come si svolgerà la sessione? 
Una Commissione – composta da Manuele Bertoli, co-Presidente di Pro Infirmis, Denise Carniel e Romolo Pignone, già membri della sessione nazionale – è stata incaricata di definire i temi e preparare una prima bozza di testo. Durante la sessione del 5 giugno, le e i parlamentari con disabilità discuteranno e approveranno una risoluzione che verrà presentata sotto forma di petizione al Gran Consiglio e al Consiglio di Stato, e divulgata a Comuni e associazioni. 

Qual è il ruolo di Pro Infirmis? 
Forte delle sue competenze in questo ambito, Pro Infirmis si occuperà dell’organizzazione della sessione. Abbiamo assunto una coordinatrice, che godrà del sostegno del personale di Pro Infirmis Ticino. È un compito impegnativo. Tengo a sottolineare l’eccellente collaborazione con l’amministrazione cantonale, che mette a disposizione importanti risorse umane e finanziarie per questo progetto. 

Possiamo quindi sperare che la visione della disabilità da parte della politica stia progredendo? 
Occorre passare da una prospettiva che si limita ad aiutare le persone con disabilità a una visione inclusiva che valorizzi le loro risorse. Questa sessione è un passo nella direzione giusta e contribuirà a sensibilizzare sul tema. Tuttavia, recentemente il Cantone ha proceduto a tagli dei fondi destinati alla disabilità, il che denota come sia difficile mantenere in questo ambito la coerenza.

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