- a Marca-Kaba Hadja, Courgenay
- Alijaj Islam, Zürich
- Besse Cloé, Emmetten
- Bischofberger Camilla, Zürich
- Bonnet-Mérier Corinne, Genève
- Brunner Jürg, St.Gallen
- Buri Peter, Ostermundigen
- Carniel Denise, Bellinzona
- Derungs Silvio, Dardin
- Facci Bruno, Ganterschwil
- Fankhauser Tobias, Hölstein
- Fischbacher Miriam, Tägerwilen
- Friche Gabriel, Vicques
- Goedecke Cédric, Sainte-Croix
- Grand Vanessa, Leuk-Stadt
- Haegler Anne, Winterthur
- Haueter-Zumbühl Adrian, Sarnen
- Huber Matthias, Affoltern am Albis
- Janner Andreas, Wädenswil
- Jaussi Martin, Baar
- Kessler Sébastien, Lausanne
- Koelbing Silvio, Muri bei Bern
- Kuonen Verena, Pully
- Latoui Nouh, Lausanne
- Marti Olivier, Grosshöchstetten
- Müller Barbara, Ettenhausen
- Nyfeler Nicole, Kriens
- Oberholzer Alex, Zürich
- Oesch Dorian Alexander, Mettendorf
- Pauchard Jonas, Düdingen
- Pauli Jennifer, Worb
- Pignone Romolo, Lugano
- Piquerez Sébastien, Porrentruy
- Plüss Marianne, Konolfingen
- Rapelli Michel, Rocourt
- Rechsteiner Jasmin, Bern
- Ruch Werner, Gommiswald
- Scheuber Cyrill, Stans
- Schmutz Anja Sofia, Mühlethurnen
- Stark Raymond, Erlenbach (ZH)
- Stüssi Irene, Bern
- Tille Nicole, Châtel-St-Denis
- van Till Celine, Grand-Lancy
- Waeber Julien-Clément, Chavannes-près-Renens
Informazioni sulla procedura di votazione
Il 24 marzo 2023, si è tenuta la prima sessione delle persone con disabilità in Svizzera, durante la quale ha preso la parola una fascia della popolazione spesso sottorappresentata in politica. A livello di contenuti, si è parlato di partecipazione politica e di accessibilità delle strutture politiche. Un obiettivo della sessione è porre in evidenza la diversità di persone con disabilità che hanno le competenze per essere elette e assumere una carica politica. È quindi importante garantire per quanto possibile un certo grado di rappresentatività anche tra le e i partecipanti, affinché i contenuti approvati godano di un ampio supporto e venga messa in campo la necessaria forza politica.
Risultato
Il risultato delle elezioni è stato equilibrato. Un adeguamento è stato necessario solo a livello di ripartizione delle regioni linguistiche per evitare una sovrarappresentanza della Svizzera tedesca. Non si è invece provveduto ad alcun aggiustamento per quanto riguarda i tipi di disabilità e il sesso delle e dei partecipanti.
Più di un quinto della popolazione svizzera
In occasione della sessione delle persone con disabilità, le e i partecipanti occuperanno il 22 per cento dei seggi del Consiglio nazionale, pari alla percentuale di persone con disabilità nella popolazione svizzera maggiore di sedici anni.
Un numero sorprendente
Un quinto abbondante degli abitanti della Svizzera ha quindi una disabilità, il che può sorprendere. Sono molteplici i motivi che portano a sottovalutare il numero di persone con disabilità. Molte di loro vivono in strutture parallele, ai margini della società, e a causa di numerose barriere non possono partecipare alla vita pubblica come tutte le altre. Di conseguenza, non vengono notate. Moltissime disabilità, inoltre, non sono visibili. È il caso per esempio di quelle psichiche o cognitive.
Una realtà variegata
Il 5 per cento della popolazione svizzera deve fare i conti con forti limitazioni nella vita quotidiana. Del restante 17 per cento, non è chiaro quante persone vengano considerate da loro stesse o dagli altri come «persone con disabilità». Lo stigma legato al concetto di «disabilità» e il fatto che esso venga spesso associato ai casi «più gravi» sono all’origine di questa distinzione. Potrebbe in effetti suonare pretenzioso se persone con leggeri problemi di udito si dichiarassero parte dello stesso gruppo delle persone sorde.
Obiettivi comuni
Classificare questo 22 per cento in diversi gradi di gravità o tipi di disabilità sarebbe tuttavia controproducente. Il comune denominatore di queste persone è l’impossibilità di partecipare pienamente alla vita sociale. Se uniscono le forze per lottare contro le varie barriere e lo stigma, possono ottenere di più. Per questo, la sessione delle persone con disabilità si esprime a nome di questo quinto della popolazione svizzera nel suo insieme, senza pretendere di rappresentare con precisione le varie categorie.
Perché chiamarla sessione delle persone con disabilità?
Il dato è tratto da un rilevamento effettuato dall’Ufficio federale di statistica (UST) nel 2019 nel quadro di un sondaggio rappresentativo tra persone maggiori di sedici anni che vivono in economie domestiche private. L’UST si basa sulla definizione ai sensi della Legge sui disabili, secondo la quale una persona con disabilità è una «persona affetta da una deficienza fisica, mentale o psichica prevedibilmente persistente che le rende difficile o le impedisce di compiere le attività della vita quotidiana». Non esiste invece un’inchiesta rappresentativa che coinvolga l’intera popolazione. Nel 2019, l’UST stimava che le persone con disabilità fossero 1,8 milioni, comprendendo anche chi vive in economie domestiche collettive e in istituti, nonché i minori di sedici anni. Ciò rappresenterebbe quasi il 21 per cento della popolazione.
La Commissione
La Commissione, composta da politiche e politici con disabilità che ricoprono una carica, elaborava le basi contenutistiche per la sessione, nella fattispecie una risoluzione che è stata discussa e approvata durante la sessione. La Commissione comprendeva sette membri. Il Presidente è Christian Lohr, Consigliere nazionale del Centro per il Canton Turgovia.
Christian Lohr
Consigliere nazionale Canton Turgovia, Centro
Manuele Bertoli
Consigliere di Stato Canton Ticino, PS
Vincent Guyon
Municipale di Rances, Vaud, Centro
Simone Leuenberger
Granconsigliera Canton Berna, PEV
Cyril Mizrahi
Granconsigliere Canton Ginevra, PS
Patrizia Mori
Consigliera comunale di Losanna, Vaud, UDC
Maud Theler
Granconsigliera Canton Vallese, PCS